Una glaciazione è un lungo periodo (generalmente migliaia o milioni di anni) di generale abbassamento della temperatura del clima terrestre, che comporta una espansione delle calotte glaciali in direzione dell'equatore. In glaciologia, la scienza che studia i ghiacciai, con glaciazione si intende un periodo di tempo in cui i poli della Terra sono ricoperti da calotte glaciali; secondo questa definizione ci troviamo ancora oggi in un periodo di glaciazioni, in quanto la Groenlandia e l'Antartico sono ancora ricoperte dai ghiacci (in questo senso il termine è sinonimo di Era glaciale). Più comunemente, quando si parla degli ultimi milioni di anni della Terra, con glaciazioni ci si riferisce a periodi particolarmente freddi (periodi glaciali particolarmente freddi) durante i quali le calotte polari si sono estese fino a ricoprire gran parte dell'Europa e del Nord America. In questo senso l'ultima glaciazione è finita circa 10.000 anni fa. Questo articolo userà il termine glaciazione nel senso glaciologico del termine, mentre con periodo glaciale ci si riferirà ai periodi più freddi di una glaciazione e con periodo interglaciale ai periodi più caldi.
Durante gli ultimi milioni di anni ci sono stati molti periodi glaciali. I periodi più antichi hanno avuto una durata di 40.000 anni, i più recenti di 100.000 anni. Questi ultimi sono i più studiati. Ci sono state cinque principali glaciazioni nella storia della Terra.
L'idea che nel passato i ghiacciai fossero stati di dimensioni molto superiori a quelle attuali era già presente nella cultura popolare di alcune regioni alpine dell'Europa. Secondo Imbrie e Imbrie (1979) un boscaiolo di nome Jean-Pierre Perraudin[1] raccontò a Jean de Charpentier di come in passato il ghiacciaio svizzero Grimsel fosse più esteso. Tra il 1825 e il 1833, Charpentier raccolse delle prove in favore di questa teoria. Sempre in questo periodo, anche Ignaz Venetz, interrogandosi sull'origine dei massi erratici, concluse che solo i ghiacciai che si trovavano sulle vette più alte potevano averli spostati. In generale, quindi, il concetto di glaciazione non è attribuibile a una sola persona. Nel 1836 Charpentier, Venetz and Karl Friedrich Schimpere riuscirono a convincere Louis Agassiz della veridicità della loro teoria. Agassiz pubblicò quindi nel 1840 la teoria delle glaciazioni nel suo libro Étude sur les glaciers (Studio sui ghiacciai).[2]
In questa prima fase dello studio dei ghiacciai, ciò che veniva effettivamente studiato erano i periodi glaciali delle ultime centinaia di migliaia di anni, verificatisi quindi, durante l'ultima glaciazione. L'esistenza di antiche glaciazioni era ancora ignota.
Sono esistite almeno cinque glaciazioni nella storia della Terra ma solo quattro sono le principali. La glaciazione più antica si crede abbia avuto luogo tra 2,7 e 2,3 miliardi di anni fa all'inizio dell'eone Proterozoico.
La glaciazione più antica di cui si sia raccolta una buona quantità di documentazione, invece, è datata tra gli 800 e i 600 milioni di anni fa (periodo Cryogeniano). Probabilmente fu la glaciazione più importante dell'ultimo miliardo di anni. Molti suggeriscono che in quel periodo le acque del mare si ghiacciarono fino all'equatore o in prossimità di esso.
Una glaciazione minore si ebbe tra i 460 e i 430 milioni di anni fa, durante l'ultima parte del periodo Ordoviciano. Si è registrata una presenza di calotte polari ad intervalli tra i 350 e i 260 milioni di anni fa, durante i periodi del Carbonifero e del Permiano.
L'attuale glaciazione iniziò 40 milioni di anni fa con la crescita della calotta glaciale sull'Antartico, e si intensificò nel Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa, con l'espansione della calotta glaciale nell'emisfero settentrionale. Da allora, vi sono stati dei periodi di glaciazione della durata di 40.000 e 100.000 anni, durante i quali le calotte si sono estese e ritirate ciclicamente. L'ultimo periodo glaciale è terminato circa 10.000 anni fa. La tradizione suole però chiamare "piccola glaciazione" il clima freddo che caratterizzò l'Europa del XVII secolo.
Le cause che portano il clima terrestre a entrare e uscire ciclicamente da una glaciazione sono ancora controverse. Vi è tuttavia un consenso generale nell'indicare tre fattori come determinanti per il verificarsi di questo processo: la composizione dell'atmosfera (in particolare la quantità di biossido di carbonio (CO2) e metano (CH4)), i cambiamenti dell'orbita terrestre intorno al Sole e dell'orbita del Sole intorno la Via Lattea; la disposizione dei continenti sulla superficie terrestre.
Il primo di questi tre fattori è probabilmente il più influente, e giocò un ruolo fondamentale soprattutto nella prima glaciazione, la più rigida di tutte.
La presenza di terre all'interno dei circoli polari artico e antartico appare necessaria per lo sviluppo di una glaciazione, probabilmente perché le terre emerse forniscono uno spazio sul quale la neve e il ghiaccio si possono accumulare durante i periodi freddi.
L'orbita della Terra non ha una grande importanza come fattore scatenante di una glaciazione, ma sembra influenzare molto il susseguirsi dei periodi glaciali e interglaciali all'interno dell'attuale glaciazione.
Un'altra causa è data dal numero delle macchie solari, il cui numero influenza la temperatura terrestre.
L'interruzione del ciclo della Corrente del Golfo è un'altra motivazione, la quale rappresenta la pompa climatica dell'ecosistema. Proprio sotto la Groenlandia avviene il raffreddamento delle acque trasportate dalla corrente, che si immergono fino alle più remote profondità del mare per ripercorrere all'inverso il percorso. Prima dell'ultima era glaciale avvenne che la temperatura della terra, come riscontrato in questi nostri anni, salì, provocando lo scioglimento dei ghiacci. Il calore provoca sul ghiaccio delle "pozze" d'acqua stagnata, che a sua volta assorbe maggiormente calore. Questo successe in Groenlandia che a quel tempo era interamente ricoperta dal ghiaccio caratterizzato però da acqua dolce. In un processo lungo centinaia di anni, diventò come un immenso lago fino a che "l'argine" che vedeva proprio sulla parte dove la Corrente del Golfo inverte il ciclo, cedette, riversando enormi quantità di acqua dolce nell'oceano. Questo fece sì che in ciclo della corrente si interrompesse, facendo così precipitare la temperatura della Terra a livelli glaciali.
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sabato 25 aprile 2009
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2 commenti:
bravi!
siete 1 mito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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