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lunedì 18 maggio 2009

Homo sapiens sapiens

Nel 1868 alcuni operai francesi, che lavoravano alla linea ferroviaria Marsiglia-Bordeaux, scoprirono a Cro-Magnon in Dordogna i resti di cinque scheletri umani disposti sopra focolari contenenti strumenti lavorati ed ossa di animali. Gli scienziati poterono presto confrontare quegli scheletri con altri nel frattempo rinvenuti: tutti vennero attribuiti ad un tipo di uomo più evoluto dell' uomo di Neandertal, che fu chiamato uomo di Cro-Magnon. Seguendo la classificazione ora correntemente adottata dai paleoantropologi, questi uomini appartengono alla sottospecie Homo sapiens sapiens, cioè in altre parole non differiscono dall'umanità attuale se non per particolari morfologici trascurabili.

L'uomo di Cro-Magnon si diffuse in Europa intorno a 40.000 anni or sono, e in poco tempo soppiantò le preesistenti popolazioni di neandertaliani. Sulla sua origine prevale l'ipotesi africana: Homo sapiens sapiens si sarebbe formato in Africa a partire da 200.000 anni or sono, convivendo per un lungo periodo con le popolazioni di Homo sapiens, e si sarebbe poi irradiato fuori dall'Africa.

Con l'uomo di Cro-Magnon e i suoi contemporanei europei ed extraeuropei l'evoluzione fisica raggiunge il livello dell'uomo attuale e l'evoluzione culturale, in progresso sempre più rapido, diviene il meccanismo principale con cui l'uomo risponde alle pressioni dell'ambiente in cui vive. Questi "uomini moderni" in effetti manifestano di possedere una cultura ben articolata e molto più complessa rispetto ai loro progenitori, come è testimoniato dalle nuove tecnologie per la lavorazione della pietra, dell'osso, del corno, dai ritrovamenti di vere e proprie opere d'arte, dallo sviluppo di una sempre più organizzata vita sociale.

Probabilmente questa rapida evoluzione fu favorita dall'invenzione di vere e proprie forme di linguaggio, che permisero in modo molto più chiaro e immediato lo scambio di idee, esperienze, sensazioni, sentimenti; quel che è certo è che i ritrovamenti sinora effettuati dai paleoantropologi hanno messo in luce la grande quantità e qualità di strumenti di selce, osso e corno usati, e in particolare gli strumenti usati esclusivamente per fabbricarne altri. Venne inventata la tecnica dell'incastro e con essa si fabbricarono armi e altri oggetti con manici in legno.
Gli uomini inventarono l'arco, e impararono a cucire e a preparare indumenti in pelle con maniche e pantaloni adatti per proteggere il corpo dal freddo, dagli animali, dalla vegetazione. Artisti scolpirono statuette di pietra e di argilla, incisero la pietra e l'avorio e dipinsero le pareti delle caverne, forse per esprimere i loro sentimenti, o per scopi magici e religiosi e per esorcizzare le loro paure più che per scopi decorativi.

Homo sapiens sapiens gradualmente raggiunse quasi tutte le terre emerse, popolando regioni che fino ad allora non erano state interessate dalla presenza di ominidi o di proto-umani. Si ritiene che i primi gruppi umani abbiano raggiunto l'America settentrionale attraverso lo stretto di Bering nel corso dell'ultima grande glaciazione, quando per l'abbassamento del livello dei mari collegato all'estensione dei ghiacci continentali si formò un'istmo al posto dell'attuale stretto che permetteva l'agevole collegamento tra la Siberia e l'Alaska. Gli studi di geologia e di paleoclimatologia suggeriscono che due furono i periodi nei quali più facile si presentò tale passaggio: tra i 70.000 e i 35.000 anni e tra i 26.000 e i 9.000 anni: a partire da quest'ultima data lo stretto di Bering fu nuovamente sommerso dalle acque.
La presenza dell'uomo preistorico in America è documentata da numerosi reperti: l'industria litica daterebbe a circa 50.000 anni or sono la sua attività in Canada.

Il popolamento dell'Oceania avvenne attraverso gli arcipelaghi dell'Asia sudorientale, allora più numerosi e separati da bracci di mare meno vasti e profondi: le più antiche testimonianze di culture umane sul continente australiano risalgono a circa 36.000 anni fa.

3 commenti:

Madrness ha detto...

ciao glaciazioni
forse questi link ti possono interessare anche se sono molto molto precedenti agli elberensiesis!!!!1
http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/scienze/fossile-ida/1.html

http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/scienze/mammut/1.html

Madrness ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Madrness ha detto...

forse così è meglio


IDA....
....
....
MAMMUT